martedì 25 ottobre 2011

Blind Guardian, originali cantastorie di J.R.R Tolkien

copertina dell'album
I Blind Guardian nel 1998 hanno realizzato un concept album basato sul Silmarillion di Tolkien: Nightfall in Middle-Earth. Un progetto da molti considerato il più bel lavoro del gruppo, è di sicuro un’esperienza da non perdere per tutti gli appassionati di Tolkien e della musica metal.


Le 22 tracce che compongono l'album alternando canzoni a brani parlati che descrivano e raccontano le epiche avventure custodite nel Silmarillion. I Blind Guardian vestono, in questo caso, i panni di "originali cantastorie di Tolkien"
Non ci sono precedenti o altri esempi che possono vantare la stessa qualità. Un'opera fantasiosa, dai ritmi incalzanti, in grado di trasmettere più vivamente le emozioni descritte nella trama.

Ecco i passaggi salienti dell’opera. L’album si apre con War of Wrath un dialogo tra Morgoth e il suo più terribile luogotenente Sauron che durante l'assedio di Angband da parte delle truppe dei Valar, esorta quest'ultimo a fuggire
Sauron: "Il campo è perduto, tutto è perduto Il nero è caduto dal cielo e le torri in rovina bugiano. Il nemico è dentro, ovunque .. E con lui la luce… Presto saranno qui… Vai ora, mio signore... sei ancora in tempo.  Ci sono luoghi al di sotto. "               
Morgoth: “Ho avuto una parte in tutto. Due volte ho distrutto la luce e due volte ho fallito. Ho lasciato rovine dietro di me quando sono tornato. Ma ho anche portato la rovina con me. Lei, la padrona della propria lussuria.”

Into the Storm parla degli avvenimenti che accaddero tra Morgoth e il maiar-ragno Ungoliant dopo aver distrutto i due alberi dei Valar, Telperion e Laurelin, e rubato i Silmaril. Ungoliant, non sazio e bramoso di impossessarsi dei tre gioielli, attacca Morgoth.

Nightfall tratta dell'abbandono dei Noldor dal continente imperituro e degli avvenimenti che videro protagonista Fëanor che, dopo l'uccisione di suo padre Finwe, decise di partire alla volta della terra di mezzo per riscattare la sua morte e reimpossessarsi dei gioielli sottratti da Morgoth, inimicandosi così il Valar.

The Curse of Fëanor riguarda i sentimenti di Fëanor ed in particolare la sua ira nella caccia ai Silmaril. Egli, dopo essere stato maledetto da Mandos, incita la sua stirpe a non temere gli avvertimenti degli dei e la possenza dell'oscuro signore, quindi a tener fede al giuramento fatto. Così Fëanor, artefice del fratricidio di Alqualondë, parte per la terra di mezzo in cerca della sua vendetta. 

In Blood Tears Fingon, cugino di Maedhros, si avventura da solo sulla vetta della montagna di Thangorodrim, dove questo è imprigionato, per trarlo in salvo e riappacificare così le due casate dei Noldor. 

Mirror Mirror riguarda la scoperta di Turgon (fratello di Fingon) della valle segreta di Tumladen e di come costruì la magnifica città di Gondolin, che diverrà poi l'ultimo baluardo degli elfi contro l'imminente conquista della terra di mezzo da parte di Melkor. Contiene anche parti della profezia di Ulmo (Vala Signore delle Acque) il quale avverte Turgon che la città non potrà durare per sempre, e presto destinata a cadere.

The Battle of Sudden Flame è il passaggio che parla della Dagor Bragollach (Che sta per "La Battaglia della Fiamma Improvvisa" in elfico), nella quale Morgoth spezza l'Assedio di Angband e fa sortire le sue numerose schiere di orchi, Balrog e il primo drago Glaurung, aggrendendo così gli eserciti elfici che reggevano l'assedio. 

Time Stands Still (At the Iron Hill) tratta della caduta del grande re dei Noldor Fingolfin che, per redimersi dalla maledizione, si reca cavalcando davanti alla fortezza di angband per sfidare il sommo signore oscuro in persona. Nella lotta Fingolfin riesce ad infiggere ben sette ferite a Morgoth tra cui una al piede che lo renderà zoppo a vita. Infine l'elfo viene però soppresso dal possente martello di Melkor. 

The Eldar parla della morte del Re Elfico Finrod, dopo che sfidò Sauron in una sfida a canti di potere, per salvare l'amico Beren. 

A Dark Passage Morgoth medita sul suo trionfo nella devastante quinta battaglia, la Nìrnaeth Arnoediad (Battaglia delle Innumerevoli Lacrime), nella quale Morgoth esce vittorioso contro l'alleanza degli Elfi e gli uomini formata da Maedhros. La canzone è per lo più secondo il punto di vista di Morgoth mentre pensa alla battaglia. Nel testo appare un chiaro riferimento alla Maledizione che Morgoth lancia sulla discendenza di Hurin: "Sit down on your chair and look out for your kin, with my eyes you'll see, and with my ears you'll hear, you've troubled my day, and you've questioned my strenght, don't mess with the master of Fate".

Fonti
Sito ufficiale dei Blind Guardian 

© Tutti i diritti delle opere e dei testi sono di proprietà dei rispettivi autori.


2 commenti:

  1. qualche anno fa ma ancora oggi non disdegno di ascoltare il power metal perché mi riportava alla mente il medioevo epoca a me preferita.

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  2. Io l'ascolto ancora molto. Ora preferisco quello più melodico e gotico!

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