mercoledì 26 ottobre 2011

Un mago dell'arte digitale: MichaelO

Gold Rush
“Io non vedo una differenza nei requisiti per un artista tradizionale o digitale. Io credo che il 50% di abilità nell’arte è un dono naturale. Un altro 50% si sviluppa con pratica, pratica, pratica. Pennelli e computer sono solo strumenti. Le regole standard di arte, come la composizione, si applicano sempre e il mezzo è solo una scelta personale. Quindi, tutto quello che ho imparato a lezioni di arte di base vale ancora oggi.”
MichaelO 




Michael Oswald, o meglio MichaelO è un’artista Americano con uno stile davvero unico, in grado di trasformare anonimi ritratti fotografici in vere opere d’arte, originali e creative. Il tutto con la tecnica digitale.




Trophy Wife

Photoshop è lo strumento di lavoro che predilige, quello che usa abitualmente per creare le sue opere. Non sono mancate le occasioni in cui ha approfittato di altri software, come ad esempio 3DMax, con il quale ha realizzato alcuni particolari in 3D, o alcune texture pennello della ArtRage.

Nel suo sito ha specificato che per eseguire il suo lavoro usa di norma il mouse e non la tavoletta grafica, come in origine avevo immaginato, che invece impiega per realizzare alcuni effetti o per lavorare nel dettaglio sui capelli. Dice che “il suo stile è più tecnico, che rigorosa pittura digitale” per questo ha più bisogno di “cliccare che fare pennellate”.


Apple

In un’Intervista fatta a Stefano De Prophetis, MichalO ha descritto il suo processo creativo in modo molto chiaro:
“Comincio con un’idea in testa. Poi scelgo un modello che meglio si adatta all’aspetto di cui ho bisogno (i tratti del viso, il tono della pelle, colore dei capelli, ecc …). Allora prendo circa 50 a 100 foto del modello, cambiando leggermente l’illuminazione o posa finché non mi sento di aver ottenuto il risultato. Poi scelgo una foto da utilizzare o, talvolta, due o tre che possono essere unite. Lo sfondo è sempre sostituito in Photoshop con qualcosa di più adatto per il tema. Da lì faccio un certo numero variazione di colori e di rettifiche di valore per rendere l’immagine più artistici e meno fotografica. Infine, l’immagine viene aerografata, macchiata e sfocata per simulare il look di dipinto.”

AmalgaMATE
Usa principalmente soggetti femminili circondati da un’aura di luce che intensifica l'intensità delle loro espressione, le linee delle forme, o i particolari scelti per impreziosire lo sfondo. I colori sono un punto di forza nelle sue opere e insieme alla fantasia delle ambientazioni creano uno scenario articolato che si presenta come l'atto finale di una storia narrata in quell’unico istante.

Under My Skin
Si pensa che la digital art debba ancora guadagnarsi l'accettazione e il riguardo concessi alle forme d'arte più tradizionale come la scultura, la pittura e il disegno, forse a causa dell'erronea convinzione di molti che "a farla è il computer". Le produzioni di quest’artista dimostrano che il senso dell’estetica, la tecnica, la creatività e il forte impatto emozionale sul pubblico possono nascere anche dall’arte prodotta dalle tecnologie più avanzate

Play Thing

L’intervista integrale di Stefano De Prophetis la trovate qui
La galleria completa dei lavori di MichaelO la potete consultare sul Sito Ufficiale  o sulla sua pagina DeviantART.


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