giovedì 29 dicembre 2011

L'arte seducente di Micha Klein


Micha Klein è considerato uno dei più famosi esponenti dell'arte e cultura digitale degli ultimi anni, genio della computer-graphic e pioniere del vjing, nell'accezione in cui lo intendiamo oggi.

Diplomatosi nel 1989 alla Rietveld Academy di Amsterdam, Micha Klein ha iniziato lo stesso anno ad esporre i suoi giganteschi pannelli fotografici, che impiegano diverse tecniche e stili digitali, nei principali musei e gallerie del pianeta.

Nel 1998 il Groninger Museum lo onora con una retrospettiva dedicata alla sua produzione grafica e video degli ultimi dieci anni. Dal 2000 la collaborazione con Eminem e le animazioni per Swatch, Coca Cola e il film "Il giro del mondo in ottanta giorni".

Klein racconta la club culture in una caleidoscopica visione di stili, colori, riferimenti e atmosfere notturne. I suoi quadri nascono al computer e mescolano fotografie di corpi che ballano, donne in pose intriganti, ragazzi che giocano con l’abbigliamento e l’obiettivo. Uno spaccato virtuale al preciso confine con la vita e i suoi riti generazionali.

Artificial Beauty

Nella serie “Artificial Beauty” (1998), Klein ha generato una nuova generazione fittizia di belle giovani, che riprende la parte superiore del tutti gli esseri troppo perfetti e le impostazioni che incontriamo nella pubblicità.


Proprio come Damien Hirst, Klein è convinto che l'arte deve competere con le espressioni commerciali e spettacolare: "Il mio lavoro deve essere seducente come la pubblicità e l'intrattenimento. In caso contrario, perde la sua visibilità in una cultura satura di mezzi di comunicazione, costantemente ci bombardano con messaggi commerciali. Dal momento che questi messaggi sono diventati parte della cultura mainstream, è di vitale importanza che gli artisti possono infiltrarsi soprattutto questa cultura con le loro idee sovversive ". 







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