sabato 7 gennaio 2012

La fine ironia di Rafal Olbinski

Umorismo poetico è una qualità che raramente si trova nelle belle arti. Rafal Olbinski ha questo dono. Vuole mostrarci che la nostra immaginazione è un mondo magico che stiamo ricreando sempre. Egli ci attira in un universo differente, e ci costringe a usare i nostri occhi a partecipare ad un mondo meraviglioso che è la vera dimensione dei sogni.

Andre Parinaud, Presidente, Salon International de l'Affiche Des Arts Et De La Rue, Parigi


Rafal Olbinski è un pittore, grafico e designer di origini polacche che dal 1981 vive e lavora negli Stati Uniti.  Ha realizzato la grafica surreale di manifesti, di copertine di cd (soprattutto nell'ambito della musica classica e lirica) ma anche di copertine di noti periodici americani come Time, Newsweek e il New York Times.

Dopo essere stato illustratore, designer e pittore surrealista a partire dal 1985 ha insegnato presso la School of Visual Arts di New York. I suoi dipinti sono una sintesi eccellente tra surrealismo e simbolismo, denotano una qualche somiglianza con Magritte ma pare siano caratteristici della scuola polacca del "design poster".

Nei suoi dipinti le case sono sospese, le porte si aprono su altri mondi, gli sguardi rivelano altre realtà, le navi al posto delle vele hanno petali di rose. Trascina lo spettatore in situazioni bizzarre e romantiche, svela paesaggi impossibili e strane creature, associazioni brillanti e sconvolgenti.

Esplora l'ironia della metafisica, la dualità di significato, e l'illimitatezza della fantasia. I suoi deliziosi "giochi di parole visivi" lo trasformano in un’artista che sa sfruttare con perfezione e arguzia il proprio  umorismo. È abbastanza divertente notare come questo artista “inganna” i nostri occhi manipolando il nostro cervello, facendoci interpretare oggetti di uso quotidiano in modi diversi.












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