mercoledì 29 febbraio 2012

Un "bloggin day" per Rossella


Oggi è il "bloggin day" una giornata in cui tutti i blogger  parlano di un unico argomento, di una persona che merita tutta l’attenzione possibile. Il 29 febbraio i blogger potrebbero dedichere un proprio post a  lei, a Rossella Urru.

Vi avevo già parlato di questa ragazza sarda Rossella, una volontaria ventisettenne rapita nella notte tra il 22 e il 23 Ottobre in un campo profughi nella provincia del Tinduf nel sud dell’Algeria. Una ragazza come noi con tanti sogni e pronta a combattere per ciò in cui crede.

 “Rossella Libera” è la scritta che appare in uno striscione all’ingresso di Samugheo, la comunità sarda da cui la volontaria proviene. Ma è anche la speranza che risiede nei cuori di noi tutti che aspettiamo con impazienza di rivedere Rosella, sana e salva, tra le braccia dei suoi familiari.
Di Rossella sin ora non si sono avute notizie certe, perlomeno ufficiali. Lo stesso vale per Ainhoa Fernandez de Rincos e Enric Gonyalons,  i volontari spagnoli insieme a lei quella sera. Rossella amava l’Africa e aveva deciso di lavorare per i bambini soharawi affetti da disabilità. Per questo si era impegnata in un progetto di cooperazione gestito dal Cisp (Comitato Italiano per lo sviluppo dei Popoli).
Questo era il succo del mio precedente artico. A quanto detto voglio aggiungere solo poche parole. Sono trascorsi più di tre mese dalla sua scomparsa e ancora non si hanno notizie certe sulle sue condizioni di salute e sul suo rilascio. Dimostriamo a Rossella che non è sola, che lottiamo con lei, che aspettiamo con ansia il suo rientro a casa. 




ROSSELLA LIBERA


© Tutti i diritti delle opere e dei testi sono di proprietà dei rispettivi autori.

0 commenti:

Posta un commento