«Dateci delle penne oppure i terroristi metteranno in mano
alla mia generazione le armi».
Malala è una bambina e come tutte le sue coetanee ha tanti
sogni e speranze per il futuro.
Nel 2009 con lo pseudonimo di Gul Makai, ha
scritto un diario per il blog della BBC in lingua Urdu, nel quale
trasferiva uno dei suoi più grandi
desideri, quello di ritornare a scuola e studiare.
Malala Yousafzai vive
nella regione di Swat, al confine con l'Afghanistan. Dal 2003 al 2009, quando i talebani
presero il controllo della zona fu, vietata l'istruzione femminile e per questo si
distrussero centinaia di scuole. Nel luglio 2009 i talebani furono sconfitti eppure
qualche giorno fa Malala è stata vittima di un attentato e ora è grave e lotta per il
diritto più alto che si può riconoscere a un essere umano: la vita.
Non si può non rendere omaggio alla sua determinazione, alla
forza di una bambina che da sempre crede ai suoi sogni. Per oggi l'Onu ha indetto la prima giornata
mondiale per bambine e le ragazze oppresse e il mio pensiero si unisce a quello
di chi vuole ricordare questi grandi esempi di coraggio.
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