giovedì 11 ottobre 2012

Un simbolo di coraggio



«Dateci delle penne oppure i terroristi metteranno in mano alla mia generazione le armi».


Malala è una bambina e come tutte le sue coetanee ha tanti sogni e speranze per il futuro. 
Nel  2009 con lo pseudonimo di Gul Makai, ha scritto un diario per il blog della BBC in lingua Urdu, nel quale trasferiva  uno dei suoi più grandi desideri, quello di ritornare a scuola e studiare.

Malala Yousafzai  vive nella regione di Swat, al confine con l'Afghanistan. Dal 2003 al 2009, quando i talebani presero il controllo della zona fu, vietata l'istruzione femminile e per questo si distrussero centinaia di scuole. Nel luglio 2009 i talebani furono sconfitti eppure qualche giorno fa Malala è stata vittima di un attentato e ora è grave e lotta per il diritto più alto che si può riconoscere a un essere umano: la vita.

Non si può non rendere omaggio alla sua determinazione, alla forza di una bambina che da sempre crede ai suoi sogni. Per oggi l'Onu ha indetto la prima giornata mondiale per bambine e le ragazze oppresse e il mio pensiero si unisce a quello di chi vuole ricordare questi grandi esempi di coraggio.



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