venerdì 2 novembre 2012

Il male ha un volto?


Tempo fa ho visto un bel servizio su Voyager che mi ha offerto un bello spunto di discussione. "Criminali si nasce o si diventa?”
Il servizio  era incentrato sulle tesi di un famoso antropologo criminale Cesare Lombroso  che affermava che si potessero classificare i criminali in base al loro aspetto fisico, un'affermazione e uno studio il suo che suscitò non poche polemiche. 

Oggi un ricercatore americano, Nicholas S. Holtzman, della Washington University, ha provato a ricostruire al computer il cosiddetto “volto del male”. La foto è il risultato del progetto Faceaurus, l’elaborazione di  oltre 300 fotografie, una somma di tratti somatici che definiscono lo psicopatico per eccellenza con le caratteristiche del prototipo del male.

Premetto che non sono d'accordo con queste ricostruzioni della personalità criminale. A mia opinione non si nasce tale ma lo si diventa in primis a causa di diversi condizionamenti esterni che determinare le deviazioni mentali che portano a un crimine. Non mi convince il concetto del "criminale per nascita" vale a dire che "l'origine del comportamento criminale è insita nelle caratteristiche anatomiche del criminale, persona fisicamente differente dall'uomo normale in quanto dotata di anomalie ed atavismi, che ne determinano il comportamento criminale".



Una spiegazioni molto semplice e chiara di questi studi svolti dal ricercatore americano la trovate qui. Per quanto mi riguardo passo la mano e vi lascio con un argomento che di sicuro animerà il dibattito tra gli appassionati di alcuni serie tv come Criminal Minds o CSI.



© Tutti i diritti delle opere e dei testi sono di proprietà dei rispettivi autori

2 commenti: