mercoledì 9 novembre 2011

Scriverò sempre male

"Ora non faccio nulla. Cioè, studio soltanto e, secondo il suo consiglio cerco di studiare la lingua, perchè la fantasia non mi manca. E ho afferrato il Manzoni, il Boccaccio e il Tasso, e tanti altri classici che mi fanno sbadigliare e dormire. Dio mio! E' inutile! Io non riuscirò mai ad avere il dono della bella lingua, ed è vano ogni sforzo della mia volontà. Scriverò sempre male, lo sento, perchè l'abitudine di scrivere così come viene è radicata oramai nella mia povera penna."

Così Grazia Deledda il 10 Ottobre 1892, esordiente, scriveva di se in una lettera destinata allo scrittore e giornalista Antonio Scano. Un esordinte d'eccellenza che nel 1926 prese il premio Nobel per la letteratura, e di se diceva che non "sapeva scrivere".

Fonte:
Tratto dall'articolo "Scrivero sempre male". Grazia Deledda tra scrittura privata e prosa letteraria, di Patrizia Bertini Malgarini, Marzia Carta, tratto da Grazia Deledda e la solitudine del segreto. Atti del Convegno Nazionale di Studi 10-12 Orrobre 2007, Sassari.

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