mercoledì 2 novembre 2011

“Natura morta del XVII e XVIII secolo" dalle collezioni dell’Accademia Carrara di Bergamo

Mus’a pinacoteca al Canopoleno di Sassari
 
Orari: lunedì, mercoledì, giovedì, venerdì:9.00-13,30
Martedì:9.00-13,30 15,00-17,30

Info 079-231560



È stata inaugurata questo venerdì alla Pinacoteca Mus'a al Canopoleno di Sassari la mostra dedicata alla Natura Morta del ‘600 e ‘700
 
La mostra presenta una raccolta di oltre 50 dipinti raffiguranti "Nature morte del XVII e XVIII secolo" provenienti in, buona parte, dalla prestigiosa Collezione dell’Accademia Carrara di Bergamo che raccoglie un esempio importante di questa pittura.

La mostra ripercorre un movimento che ritrova le sue origini nel '400 ma che si consacra come modello solo più tardi. "La natura morta è un tipo di rappresentazione pittorica che consiste nel ritrarre oggetti inanimati. Solitamente gli oggetti ritratti sono frutta e fiori, ma anche oggetti di vario tipo, come strumenti musicali, oltre che selvaggina, pesci ed altri animali [...]. Il termine "natura morta"  era in origine usato in contrapposizione di "natura vivente" che rappresentava l'unico genere degno di rappresentare le forme più alte della pittura. E' solo nel '600, con l’affermarsi del "stille-life", che questa espressione pittorica acquista una sua connotazione autonoma. 

Come dimenticare le opere e il pensiero di Caravaggio che, fin dalla fine del XVI sec, ha dettato in Italia le linee fondamentali di questo filone artistico.

La mostra offre l’occasione di rivivere un periodo importante della storia pittorica Europea. Si potranno ammirare, ad esempio, tre tra i più importanti capolavori di Evaristo Baschenis, alcune opere del misterioso Maestro "SB" e alcune proposte dalla direttrice Alma Casula provenienti dalle collezioni del Mus’a che raccoglie opere della scuola lombarda, napoletana e genovese.


Fonte


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