lunedì 23 gennaio 2012

Lo spazio non ha confini con Leandro Erlich

Leandro Erlich è un'artista argentino che realizza opere che hanno un forte impatto sul pubblico. Ogni suo lavoro si basa sugli spaesamenti sensoriali creati da semplici effetti illusori che proiettano lo spettatore in  realtà differenti da quelle fisicamente esistenti.


Nell’istallazione presentata alla mostra Le 104 di Parigi gli specchi “giocano” con l’immagine della facciata di un edificio parigino. Gli spettatori che interagiscono con l’istallazione hanno una percezione dello spazio che in condizioni normali non avrebbe mai avuto l’occasione di provare. Infatti, il riflesso di uno specchio gigante regala una visione verticale dell’immagine che in realtà è posta orizzontalmente. I visitatori vi camminano o fanno finta di aggrapparsi al davanzale di una finestra, con l’illusione di contrastare le leggi della gravità.




Abbiamo avuto occasione di ammirare anche in Italia, alla Biennale di Venezia, un altro suo lavoro molto famoso: “Swimming Pool” un’opera che ricrea nei minimi particolari la struttura di una piscina. Sembra colma d’acqua ma in realtà è vuota: le persone possono entrarci dentro e muoversi liberamente. Si crea anche in questo caso un effetto sensoriale dato dalla presenza di una lastra di vetro con un sottile strato d’acqua che si muove.



Leandro Erlich è nato a Buenos Aires, Argentina nel 1973. Nel 1991, non ancora ventenne, ha tenuto la prima mostra nella sua città natale per poi diventare un’artista di fama internazionale. Ha Preso parte alla Prima Biennale del Mercosur nel 1997, la Biennale di Havana nel 2000, la Biennale di San Paolo nel 2004 e alla Biennale nel 2001 e nel 2005 Venezia. Inoltre, ha tenuto mostre personali presso il Museo Nazionale Regina Sofia a Madrid, il PS1 MoMA di New York, e il Museo di Arte Contemporanea di Roma (MACRO). Le sue opere funzione in collezioni come Daros Latinamerica di Zurigo, la Tate Modern di Londra, il Museo d'Arte Moderna di Buenos Aires, e il Museum of Fine Arts di Houston



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